In vista del prossimo 9 giugno, giorno in cui ben 961 Comuni della nostra Regione andranno al voto, come sindacato unitario dei pensionati SPI-FNP e UILP, con questo documento, intendiamo portare il nostro contributo nella campagna elettorale in corso.

Da sempre, con la nostra presenza capillare in tutto il territorio lombardo, siamo importanti interlocutori per quanto riguarda la condizione e i bisogni della popolazione più fragile, anziani ma non solo, e proprio per questo motivo non siamo indifferenti ai contenuti dei programmi elettorali di coloro che si presenteranno al voto degli elettori.

I dati sull’invecchiamento della popolazione nella nostra Regione sono oramai incontrovertibili e non andrebbero affrontati esclusivamente sotto l’aspetto del bisogno assistenziale.
Gli anziani continuano ad essere una risorsa preziosa per le famiglie e per tutta la comunità. Basti solo ricordare il loro fondamentale contributo nell’assistenza famigliare sia ai nipoti che come care giver per genitori e coniugi, ma anche alla loro importante presenza nel settore del volontariato, a vantaggio dell’intera comunità.

Eppure la condizione degli anziani e le misure necessarie a migliorarla sono spesso assenti nel dibattito pubblico.

La negoziazione sociale territoriale rappresenta per noi uno straordinario strumento di condivisione degli obiettivi comuni in grado di favorire non solo il miglioramento delle condizioni delle famiglie, a partire da quelle più fragili, e la riduzione delle disuguaglianze sociali, ma anche di promuovere campagne di prevenzione e stili di vita per un invecchiamento attivo della popolazione anziana con il risultato di ritardare il più possibile l’insorgere della non autosufficienza e l’istituzionalizzazione. Per questo motivo nei singoli comuni è in corso la presentazione di piattaforme contenenti le nostre proposte articolate che cerchiamo di sintetizzare nelle seguenti:

Chiediamo alle amministrazioni comunali di adottare politiche fiscali eque e progressive;

Chiediamo di promuovere un sistema di welfare pro-attivo in grado di raggiungere i cittadini in difficoltà e non viceversa. Stiamo infatti sempre più constatando la scarsa conoscenza, da parte dei cittadini, dei servizi presenti sul territorio, così come una sempre maggiore difficoltà di accesso dovuta a procedure burocratiche sempre più complesse, che di fatto rappresentano per alcuni una vera e propria negazione del diritto;

Chiediamo una riduzione e semplificazione delle procedure burocratiche, così come la possibilità di accesso ai servizi in modalità non solo telematica per coloro che sono impossibilitati ad usare strumenti informatici;

Chiediamo inoltre un incremento della spesa sulle politiche sociali e sanitarie per rafforzare i servizi di domiciliarità a supporto delle famiglie e per favorire la permanenza il più a lungo possibile degli anziani nelle loro abitazioni;

Chiediamo una rete di servizi sanitari e socio-sanitari territoriali efficienti che trovino nelle Case della Comunità, luoghi di integrazione con il sociale e di coordinamento;

Chiediamo un sistema di residenzialità in grado di erogare servizi di qualità a fronte di rette sostenibili per le famiglie;

Chiediamo politiche abitative rispondenti ai bisogni, contro il disagio abitativo e con il sostegno al pagamento degli affitti e in caso di morosità incolpevole;

Chiediamo politiche urbanistiche e ambientali che prevedano spazi di incontro e socializzazione, supportati da un sistema di mobilità adeguato, per arginare il preoccupante fenomeno della solitudine

Siamo pronti ad affrontare le importanti sfide che abbiamo davanti e a confrontarci con chi dovrà compiere scelte politiche ali’ altezza.

Chiediamo pertanto ai candidati e agli elettori di tenere in considerazione i temi evidenziati che saranno poi discussi a livello territoriali dalle nostre strutture.

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